Attualità

Catanzaro, Metropolitana di superficie: tutte le informazioni su tracciato e fermate

Lo studio “Angotti” e la società “Sintagma” hanno progettato il nuovo sistema metropolitano per la città.

L’ing. Domenico Angotti spiega nel dettaglio, a OggiSud, il tracciato della nuova Mentropolitana di superficie.  “Il progetto è articolato in 2-3 linee. Nella Valle della Fiumarella ci sono due linee (A e B) che camminano affiancate (andata e ritorno), il percorso è sostanzialmente uno solo. Verso Germaneto la linea (C) è unica. Tutte e tre le linee arrivano in città, a Via Milano, e si ricongiungono in un’unica linea che corrisponde a quella attuale delle Ferrovie della Calabria.

Catanzaro, stabilita la nuova linea metropolitana – Oggisud.it

Gli interventi sono concentrati tutti sulla parte valliva del tracciato, dove si va a rifare completamente la linea tra Sala e Lido, con una serie di opere e una nuova linea, di 5 km, che da Dulcino arriva alla stazione di Germaneto. Tutte e tre le linee salgono, opportunamente coordinate e sfalzate, a via Milano che è anche punto di convergenza con la linea che proviene da Soveria Mannelli”.

Le fermate della metro

Nello specifico, vediamo quali sono le fermate della metro: “Partendo da via Milano, ci sono le fermate del “Tribunale”“Pratica”che è fornita di binario per l’interscambio,“Sala” e tutte e tre si trovano in corrispondenza dell’attuale fermata delle Ferrovie della Calabria – afferma l’ing. Angotti –. Da Sala si arriva a “Dulcino” dove si stacca la linea per Germaneto e dove convergono tre linee: due verso Lido (andata e ritorno) e l’altra verso Germaneto”. Soffermiamoci, prima, su quest’ultima. “Il “Pendolo” attraversa in galleria (per un chilometro e mezzo) le colline che separano la Valle della Fiumarella dalla Valle del Corace e arriva alle spalle del Policlinico, dove esce a giorno e fa la prima fermata alla rotatoria, che collega la facoltà di Giurisprudenza e quella di Medicina. Questa è la fermata che segue quella di Dulcino, denominata “Campus Magna Graecia”.

Le nuove fermate – Oggisud.it

Dopo un chilometro circa fa la successiva fermata, denominata “Cittadella regionale”, che si affianca all’ingresso nord della stessa. Poi, attraversando la SS 280 in sottopasso, si immette sul binario 1 della stazione di “Germaneto”, da dove è possibile prendere il treno per la linea jonica, la cui tratta è collegata anche a Lamezia Terme. “Sempre da “Dulcino” – prosegue l’ing Angotti – il tracciato continua con al fermata di Santa Maria dove c’è una prima novità, perché il tracciato ferroviario tra Dulcino e Santa Maria viene riproposto eliminando la sede di Ferrovia della Calabria e portando a doppio binario l’attuale linea della Ferrovia dello Stato. Arrivati a “Santa Maria”, viene abbassato il tracciato, per passare in sotterraneo, viene eliminato il passaggio a livello attuale e la fermata sarà sotterranea.

La fermata successiva è “Pistoia”, in corrispondenza dell’attuale area Amc. Anche qui verrà eliminato il passaggio a livello con un sottopasso che esce in prossimità del ponte di accesso alle case popolari, su viale Isonzo. Si aumenta così la sicurezza della linea. Stessa cosa accade alla successiva fermata “Corvo”, dove si interverrà con un sovrappassaggio che parte dallo svincolo, in prossimità Aranceto, e si ricollega al piazzale della fermata Corvo, per consentire un rapido collegamento a coloro che abitano nel quartiere Aranceto. Più avanti c’è un’altra fermata denominata “Aranceto”, che serve la zona di Via Sardegna e le residenze circostanti; si attraversa la Fiumarella e viene fatta una fermata del tutto nuova, denominata “Magna Graecia”, nel rione Fortuna. Da qui la linea prosegue e arriva alla stazione delle Ferrovie della Calabria di “Lido”. Attraverso la demolizione di un capannone sarà possibile accedere, con un percorso di 20 metri, alla Ferrovia dello Stato”.

La cadenza temporale di transito delle vetture è differente: nelle fasce di punta il passaggio della metro dovrebbe avvenire ogni 10 minuti, nelle fasce di poca utenza ogni 20 minuti. Da precisare è che le fermate, da semplici pensiline, diverranno delle fermate vere e proprie, grazie alla riqualificazione degli edifici e degli spazi, con la creazione di servizi di parcheggio.

Redazione

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